Quali sono gli effetti dell’olio di cannabis?

Sempre più di frequente le persone si stanno orientando verso l’utilizzo dellolio di cannabidiolo, principio attivo della cannabis, noto come olio di CBD, grazie a diverse testimonianze che ne evidenziano concreti benefici e vantaggi.

In questo articolo andremo a vedere proprio quali sono gli effetti e i vantaggi dell’olio di cannabis.

Gli effetti dell’olio di cannabis o olio CBD

L’olio di cannabis o CBD oil, è in grado influenzare i recettori del sistema nervoso centrale e di tutto l’apparato muscolare. In questo modo favorisce un generale rilassamento di tutto il corpo.

Gli effetti principali dell’olio di CBD sono:

  • sedativi e ansiolitici: favorisce il rilassamento fisico e mentale e senza influenzare la psiche;
  • antinfiammatori e analgesici: contrasta gli stati infiammatori e il dolore. A livello muscolare infatti, gli effetti distensivi e antinfiammatori dell’olio di CBD consentono di ridurre tensioni, strappi e contratture, permettendo anche un più rapido recupero;
  • antistress: l’utilizzo dell’olio di CBD può prevenire e ridurre disturbi e patologie correlate ad uno stress anche cronico, come per esempio il reflusso gastroesofageo, la digestione lenta, etc.;
  • antiossidanti: l’olio di CBD è in grado di contrastare, rallentare o neutralizzare il fenomeno dell’ossidazione, neutralizzando i radicali liberi e quindi proteggendo le cellule;
  • calmanti contro i sintomi dell’asma: l’olio di cannabis combatte lo stato di infiammazione e la sensibilità delle vie aeree; 
  • di miglioramento dell’umore e di contrasto alla depressione: l’olio di CBD regola il tono dell’umore, attivando il recettore 5-HT1A, responsabile di secernere la serotonina che provoca il buonumore;
  • di sostegno alle naturali difese dell’organismo: l’olio di CBD rafforza il sistema immunitario, agendo come un booster naturale per il benessere;
  • emollienti: l’olio di cannabis viene impiegato per trattare i disturbi della pelle, come ad esempio irritazioni, dermatiti, acne, psoriasi o eruzioni cutanee frequenti. Anche a livello cosmetico infatti ne viene consigliato l’uso per contrastare i segni del tempo, come rughe e perdita di tonicità;
  • antispasmodici: questo effetto dell’olio di CBD aiuta a trattare problemi alle vie respiratorie, disturbi dell’apparato gastrointestinale, crampi addominali, dolori mestruali ed emicrania;
  • di supporto nella perdita di peso: grazie alla presenza di acidi grassi essenziali come omega 3 e omega 6, l’olio di cannabis favorisce un corretto metabolismo;
  • di abbassamento del colesterolo: l’olio di CBD riduce i livelli ematici di glicemia, trigliceridi e colesterolo, grazie al senso di sazietà che fornisce tramite la sua assunzione;
  • antiemetici: l’olio di CBD contrasta il senso di nausea e il vomito.
  • anti-convulsivante: questa azione è ancora sotto ricerca ma l’olio di CBD si sta dimostrando in grado di ridurre in generale l’eccitabilità anomala delle cellule nervose responsabili dell’origine e della propagazione degli impulsi epilettogeni;
  • di miglioramento della qualità del sonno: l’olio di CBD è utile per favorire il rilassamento, migliorando la fase del sonno REM e riducendo la problematica relativa ai frequenti risvegli notturni;
  • di miglioramento della vita sessuale: l’olio di CBD riduce l’ansia da prestazione e favorisce la produzione di serotonina; 
  • ematici: l’olio di CBD è in grado di ridurre la pressione sanguigna sia sistolica che diastolica;
  • di rafforzamento delle ossa: l’olio di CBD è un valido alleato contro patologie come artrite e osteoporosi. Aiuta infatti, a sostenere e stimolare la formazione di ossa, prevenendone l’assottigliamento.

Lo studio degli effetti dell’olio di CBD è ancora molto attivo.

Sono infatti sempre più numerose le realtà, gli enti e le aziende che effettuano ricerca sugli effetti dell’olio di cannabis. 

È assai probabile, perciò, che presto emergano altre novità sulle proprietà terapeutiche di questa sostanza.

Anche noi, della Farmacia San Carlo, ogni giorno studiamo questa eccezionale molecola di CBD e i suoi effetti cercando nuovi ambiti per la sua applicazione che produca risvolti benefici.

CBD: Le 6 Domande più Frequenti

Il CBD è uno dei tanti cannabinoidi presenti nella pianta di cannabis. Negli ultimi anni ha subito una forte esposizione mediatica e suscitato grande interesse nella comunità scientifica per via delle sue molteplici proprietà terapeutiche e numerosi ambiti di applicazione.

Il CBD agisce come rilassante, dunque indicato in tutte quelle condizioni di ansia e stress, insonnia e tensioni/dolori muscolari; ma anche come anti-infiammatorio e analgesico, dunque utilizzato per contrastare il dolore cronico, l’infiammazione e modulare il decorso di determinate patologie auto-immuni (es. psoriasi, dermatite).

Scopriamo oggi quali sono le domande più comuni che spesso ci vengono fatte:

1. Il CBD sballa?

No, il CBD non sballa. A differenza del THC, il CBD non passa la barriera
e quindi non altera la percezione della realtà nelle persone che lo assumono. Il CBD è dotato di grandi capacità officinali, e proprio per questo ha attirato da ormai diversi anni l’interesse diffuso della comunità scientifica.

2. Il CBD crea dipendenza?

Nel Marzo 2018 l’Organizzazione Mondiale della Sanità pubblica un report sullo stato attuale delle ricerche condotte sul cannabidiolo (CBD).
Nel report l’OMS evidenzia come il CBD non provochi effetti collaterali sulla salute mentale e non induca a dipendenza. Le attuali scoperte, anzi, indicano chiaramente la sua potenzialità terapeutica risultando una molecola sicura e ben tollerata negli esseri umani e animali.

3. Ma la cannabis non è illegale?

Quando si parla di CBD e terapie a base di cannabis terapeutica è opportuno fare chiarezza e saperle distinguerle correttamente.

Quando si parla di cannabis terapeutica ci si riferisce ad infiorescienze prescritte dal medico che contengono percentuali variabili di THC (a seconda della varietà).
Gli oli di CBD invece contengono anche loro tutto il fitocomplesso ma la percentuale di THC è al di sotto dei limiti consentiti dalla legge (<0,5%).

Dal 2013 tutti i medici iscritti all’albo possono prescriverla per patologie per cui vi sia evidenza scientifica. Lo stesso vale in ambito veterinario, dal 2013 tutti i pazienti a 4 zampe possono accedere a terapie a base di fitocannabinoidi

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4. Il CBD per animali cos’ha di diverso?

L’olio di CBD e di cannabis che viene utilizzato per le terapie per gli animali, viene preparato con le stesse varietà e alla stessa identica maniera di quelli che vengono utilizzate per le persone. Con gli animali di solito si parte sempre da un dosaggio più basso per monitorarne la risposta, ma i principi attivi sono li stessi.
CBD Farmacia San Carlo 6 curiosità

5. Più la percentuale è alta più fa bene?

Solitamente è possibile trovare oli di CBD di diverse percentuali che vanno dal 5% al 20%. Esistono in commercio percentuali anche più elevate, ma è giusto prestare attenzione per due motivi. Prima fra tutto il CBD è uno dei cannabinoidi più difficili da mantenere stabili durante la coltivazione; secondariamente è molto improbabile che riescano a crescere varietà con una percentuale di CBD così elevata, specialmente se con THC basso. Per raggiungere quell’alta concentrazione di CBD è più probabile che vengano aggiunti cristalli isolati e che si rischi di perdere i benefici dell’Effetto Entourage.

Un CBD al 15% è solo 3 volte più concentrato di uno al 5%.
L’ideale è di partire sempre da una percentuale bassa per poi aumentare gradatamente e trovare la dose utile minima che cambia da persona a persona, e in base alle diverse necessità.

6. Non ci sono studi sull’effetto della cannabis e del CBD

Ci sorprende leggere ancora messaggi di pazienti che ci scrivono: ‘ho chiesto al mio medico informazioni sull’olio di CBD e mi ha risposto che fumarsi gli spinelli non è una soluzione’.
Esistono oggi una quantità di studi incredibile sulla cannabis, e ogni giorno brillanti studiosi in tutto il mondo pubblicano report dove vengono evidenziate le qualità mediche della cannabis in varie patologie. Ricordiamoci che il sistema endocannabinoide è presente in tutto il nostro corpo e quindi la cannabis può agire in vari organi.