CBD e Animali: Dermatite Atopica

Sono ormai note le proprietà benefiche che il CBD svolge sull’organismo umano (se vuoi approfondire leggi la nostra Guida sul CBD) ma oggi vi parleremo di come questa molecola può aiutare il vostro amico peloso in caso di dermatite atopica.

Il CBD è un cannabinoide contenuto all’interno della pianta di cannabis che, oltre a non dare nessun effetto psicotropo, grazie alle sue sue caratteristiche e potenzialità terapeutiche è diventato oggi un rimedio naturale ampiamente utilizzato.

Ma sugli animali? Anche se ci sono diversi studi e ricerche in corso per continuare a esplorare gli effetti di questa molecola sulle varie patologie, l’uso di prodotti a base di canapa è notevolmente aumentato da parte dei medici veterinari per via degli importanti riscontri positivi.

Il perché il CBD agisca così bene sugli animali è da ricercare nella funzione del Sistema Endocannabinoide, che non è presente solo nell’uomo ma anche in tutte (o quasi) le specie animali.

Cos’è il CBD?

Il CBD è oggi una delle molecole più studiate dalla comunità scientifica, in quanto ogni giorno si scoprono potenzialità terapeutiche e si dimostra l’efficacia per il trattamento di diverse patologie come:

  • Dolore e Osteoartrite: In uno studio pubblicato di recente sulla rivista ‘Frontiers in Veterinary Science’, è stata analizzata e dimostrata l’efficacia del CBD in cani affetti da Osteoartrite. Secondo i ricercatori, la somministrazione di olio contenente cannabidiolo, ha ridotto la sintomatologia dolorosa e migliorato le condizioni generali di tutti gli animali esaminati. Ad oggi, i farmaci di routine utilizzati nei cani con Osteoartrite sono i FANS, caratterizzati da effetti collaterali consistenti.
  • Disturbi infiammatori e allergici: Uno studio del 2012 (Campora et al.) ha invece evidenziato l’efficacia del CBD su disturbi allergici e infiammatori immuno-mediati come ad esempio la Dermatite Atopica, molto diffusa nei cani. Le proprietà antinfiammatorie e immunomodulatrici del CBD sono state intensamente dimostrate in centinaia di studi sugli esseri umani e dai risultati pubblicati dal team del dottor Campora, e sembrano confermarsi anche nella razza animale.
  • Ansia e stress post traumatico: Ansia da separazione, ansia sociale, comportamento aggressivo, fobie e viaggi di lunga distanza. Il CBD è noto per ridurre i livelli di ansia nelle persone, quindi non è una sorpresa che funzioni anche per i cani. L’uso del CBD può aiutare il tuo animale domestico a sentirsi più calmo e rilassato e associato ad una corretta riabilitazione comportamentale.
  • Epilessia e convulsioni: L’epilessia colpisce tra l’1 e il 5 % dei cani e ad oggi il trattamento terapeutico convenzionale è rappresentato da farmaci come il che possiedono non pochi effetti collaterali. Negli ultimi anni però, sempre più veterinari hanno iniziato a proporre ai proprietari di animali domestici un’altra valida opzione: il CBD. Il Veterinary Teaching Hospital della Colorado State University ha esaminato gli effetti del cannabidiolo sull’epilessia canina, e nonostante lo studio è ancora in fase di completamento, dai dati preliminari sono già emersi risultati più che promettenti.

L’olio di CBD Full Spectrum, oltre al CBD, contiene tantissime componenti come vitamine, minerali, clorofilla, terpeni, grassi essenziali, flavonoidi e altri cannabinoidi, rendendolo un rimedio completo. (Per sapere cosa significa Full Spectrum leggi questo articolo)

Come agisce il CBD sulla Dermatite atopica?

Come accennato precedentemente il CBD agisce sugli animali attraverso il sistema endocannabinoide, esattamente come avviene sul corpo umano. Questo sistema svolge specifici compiti nei vari tessuti, anche se in tutti i casi c’è sempre l’obiettivo comune del mantenimento di un ambiente interno il più possibile stabile rispetto alle oscillazioni provenienti dall’esterno. Per rendere possibile questo processo di mantenimento dell’omeostasi, il nostro organismo (e anche quello dei nostri amici a 4 zampe) produce già delle sostanze chimiche simili ai cannabinoidi, chiamate infatti endocannabinoidi.

Quindi, perché dovremmo ricorrere a un prodotto esterno come il CBD? Perché il corpo non sempre produce endocannabinoidi oppure ne produce in quantità insufficiente affinché tutti i cicli fisiologici funzionino al meglio.

Ecco perché il CBD aiuta a riequilibrare l’organismo dell’animale in maniera efficace e del tutto naturale.

recettori cb1 cb2 gatto cane

Il CBD si lega soprattutto ai recettori CB-2, presenti nei sistemi periferici del nostro corpo e in particolare in quello immunitario. Un motivo per cui risulta così efficace contro la dermatite è sicuramente dato dal fatto che i recettori CB1 e CB2 sono presenti anche a livello di cute. Il sistema endocannabinoide presente a livello di cute influenza l’omeostasi della cute, la crescita dei peli, agisce a livello di infiammazione e nella guarigione delle ferite.

Per questo l’olio di CBD è spesso utilizzato in caso di problemi infiammatori, dermatiti atopiche, granuloma eosinofilico nel gatto, e in lesioni secondarie da stress (il classico cane che si crea una lesione continuandosi a leccare).

Diversi pazienti a 4 zampe che assumevano CBD per altre patologie, hanno comunque riscontrato un miglioramento a livello di cute che risultava più sana e con un manto più folto e lucente.

Il CBD è sicuro per gli animali?

Nonostante si tratti di un principio estratto da una pianta, è sempre necessario consultare il veterinario prima di somministrarlo all’animale.

Inoltre, negli ultimi anni si è assistita a una vera e propria esplosione di prodotti a base di CBD sul mercato. Essendo però un mercato ancora non propriamente regolamentato, un gran numero di prodotti CBD può contenere ingredienti e allergeni non elencati sulle loro etichette, così come CBD di scarsa qualità. Il danno in questo caso, oltre a uno spreco di denaro, èn quello di somministrare un prodotto non efficace a un animale con problemi di salute e perdere fiducia in queste terapie che potrebbero essere invece di grande aiuto.

CBD 5% veterinario Farmacia San Carlo

Vari studi che hanno analizzato la composizione di prodotti a base di cannabis o di cannabinoidi venduti sul mercato USA, sia per uso umano che veterinario, hanno rivelato che in molti casi la concentrazione di cannabinoidi riportata in etichetta (principalmente THC e CBD) non corrispondeva alla reale concentrazione e in vari prodotti sono state trovate tracce di pesticidi, solventi e perfino metalli pesanti.

E’ dunque responsabilità del padrone informarsi e scegliere il prodotto migliore per il proprio amico a 4 zampe.

Per qualsiasi informazione sui prodotti a base di CBD e Cannabinoidi contattaci qui!

Fonti

Gamble L-J, Boesch JM, Frye CW, Schwark WS, Mann S, Wolfe L, Brown H, Berthelsen ES and Wakshlag JJ (2018) Pharmacokinetics, Safety, and Clinical Efficacy of Cannabidiol Treatment in Osteoarthritic Dogs. Front. Vet. Sci. 5:165. doi: 10.3389/fvets.2018.00165

Cabral GA, Griffin-Thomas L. Emerging role of the cannabinoid receptor CB2 in immune regulation: therapeutic prospects for neuroinflammation. Expert Rev Mol Med. (2009) 11:e3. doi: 10.1017/S1462399409000957

Campora L, Miragliotta V, Ricci E, Cristino L, Di Marzo V, Albanese F, et al. Cannabinoid receptor type 1 and 2 expression in the skin of healthy dogs and dogs with atopic dermatitis. Am J Vet Res. (2012) 73:988–95. doi: 10.2460/ajvr.73.7.988

Conzemius mg, Evans RB. Caregiver placebo effect for dogs with lameness from osteoarthritis. J Am Vet Med Assoc. (2012) 241:1314–9. doi: 10.2460/javma.241.10.1314

Brown DC, Boston RC, Coyne JC, Farrar JT. Ability of the canine brief pain inventory to detect response to treatment in dogs with osteoarthritis. J Am Vet Med Assoc. (2008) 233:1278–83. doi: 10.2460/javma.233.8.1278

Terapie veterinarie orali: basta lotte con il proprio animale per somministrargli la terapia

“Il nostro amore per gli animali si misura dal lavoro che siamo disposti ad affrontare per loro”

Un farmaco ad uso veterinario non è molto diverso da uno ad uso umano, però necessità di qualche accorgimento e stratagemma che lo renda più facile da somministrare, dosare e rispetti i gusti dei nostri animali.

La maggiore difficoltà che i nostri pazienti lamentano quando si parla di farmaci ad uso veterinario, è la difficoltà di dosare il prodotto o la difficoltà nel farlo assumere per bocca dall’animale. Il farmaco galenico veterinario allestito dai nostri Farmacisti è pensato per essere assunto dall’ animale, che normalmente non deglutisce volontariamente una compressa o una capsula che non gradisce.

Il miglior modo per farlo è quello di usare eccipienti buoni, con vari sapori per assecondare i gusti dell’animale rendendo piacevole l’assunzione di integratori e farmaci.

Esistono una grande varietà di metodi per somministrare i farmaci ai nostri amici animali, l’importante è seguire sempre le indicazioni del veterinario e del farmacista, che troveranno la soluzione migliore per aiutarvi a migliorare le terapie. Alcuni esempi:

Capsule apribili pre-dosate:

Ogni capsula contiene la giusta quantità di principio attivo prescritto, mescolato con aromi gustosi e graditi dall’animale. Usando aromi liofilizzati, il contenuto della capsula può essere aperto ed aggiungendo una piccola quantità di acqua si crea una comoda polpetta appetibile sicuramente gradita e preferita alla capsula rigida.

Paste aromatizzate appetibili:

Il principio attivo viene opportunamente veicolato e dosato a seconda delle indicazioni mediche, la comodità è quella di poter somministrare la giusta quantità attraverso l’uso di una siringa dosatrice graduata. Facile da dosare, comoda e gustosa.

Capsule gastroresistenti aromatizzate:

Capsule ricoperte da un film gastroresistente importante per veicolare farmaci sensibili e facilmente degradabili dall’acida dello stomaco, va sempre ingerita intera per evitare di danneggiare l’involucro esterno protettivo.

Compresse semplici o spatole:

Sono compresse semplici aromatizzate con diversi aromi in base alle necessità ed all’animale a cui è necessario somministrarle. Sono di piccole dimensioni, gustose ed hanno la comodità che possono essere anche masticate senza danneggiare o ridurre la loro efficacia.

Soluzioni o sciroppi aromatizzati:

Soluzioni aromatizzate contengono la dose di farmaco prescritta, viene dosato in gocce o con opportuna siringa dosatrice a seconda dell’indicazione medica. Questa forma è spesso usata in animali di piccola o media taglia con problemi di deglutizione. È la forma preferita per somministrare farmaci ad uccelli, tartarughe e altri animali con esigenze particolari.

Terapie galeniche veterinarie

Nel nostro laboratorio allestiamo tantissime preparazioni galeniche veterinarie per esigenza di qualsiasi tipo; le terapie galeniche devono sempre essere prescritte dal veterinario.

Alcuni dei principi attivi comunemente veicolati tramite preparazioni orali sono

  • Omeprazolo
  • Famotidina
  • Amlodipina
  • Itraconazolo
  • Metronidazolo
  • Betanecolo
  • Fenossibenzamina
  • Fenobarbitale
  • Doxiciclina
  • Metronidazolo
  • Ketoconazolo
  • Cloramfenicolo
  • Trilostano
  • Fludrocortisone acetato
  • Tilosina
  • Gabapentin
  • Ketoconazolo
  • Ranitidina

Stai cercando una molecola che non hai trovato nell’elenco? Contattaci e ti forniremo le informazioni di cui hai bisogno!

Olio CBD ad uso Veterinario

Olio CBD ad uso Veterinario

Il CBD ad uso veterinario è sempre di più sotto i riflettori per le sue enormi potenzialità terapeutiche. Questa molecola naturalmente presente nella pianta di Cannabis, fa parte della famiglia dei cannabinoidi assieme al “famoso” THC (molecola psicotropa), THCV, CBG, CBN, CBV e tanti altri. 

CBD ad uso veterinario

1- CBD di grado farmaceutico con obbligo di prescrizione medica

Il CBD è un componente non psicoattivo della cannabis, che attraverso processi di estrazione permette di ottenere dei cristalli puri al 99,5%, chiamato CBD puro o di grado farmaceutico.

Si tratta di CBD di altissima qualità che lo rende idoneo ad essere utilizzato per la produzione di farmaci galenici.

La grande importanza che il CBD (Cannabidiolo) sta assumendo da un punto di vista terapeutico è dovuta principalmente a due motivi: 

  • Da un punto di vista farmacologico ha numerose applicazioni cliniche anche per la sua mancanza di effetti psicotropi (a differenza del THC);
  • Da un punto di vista normativo non segue l’iter burocratico prescrittivo delle infiorescenze di cannabis, e non essendo uno stupefacente è sufficiente redigere una REV.

2- CBD da Canapa light

L’utilizzo della canapa light (CBD Oil) rappresenta oggi un fenomeno in continua e rapida crescita. Nonostante i preconcetti e il fatto che non sia ancora un mercato regolamentato in Italia, moltissimi veterinari stessi ne stanno suggerendo l’uso in maniera sempre più frequente, chiaramente con dosaggi mirati e monitorati.

Le innumerevoli virtù terapeutiche del CBD, e della Cannabis in generale, possono rivelarsi particolarmente utili nel trattamento di animali anziani o colpiti da patologie, e grazie alle sue componenti terapeutiche donano sollievo da dolore, permettono all’animale di riposare meglio, acquisire maggiore mobilità e ricominciare ad avere l’appetito di un tempo.

Non solo, anche animali giovani con disturbi di tipo comportamentale (aggressività, ansia da trauma, paura dell’abbandono, depressione, etc..) hanno trovato grande beneficio nelle terapie a base di CBD.

Come agisce il CBD?

Il CBD esplica la sua azione farmacologica legandosi ai recettori del sistema endocannabinoide (CB1 e CB2) ma anche andando ad interagire con enzimi che indirettamente sono coinvolti nella cascata di traduzione del segnale del sistema endocannabinoide. 

Doug Kramer, veterinario di Los Angeles, è considerato uno dei pionieri assoluti dell’utilizzo dell’olio di CBD per cani e gatti, poiché stano di praticare l’eutanasia su animali domestici particolarmente sfortunati nei processi di invecchiamento, ha ricercato una soluzione alternativa naturale che li migliorasse la vita e potesse salvarli garantendoli una sopravvivenza quantomeno tranquilla e senza dolore.

Sulla sua scia, moltissimi veterinari in tutto il mondo hanno iniziato a utilizzarlo riscontrando risultati strepitosi con il solo utilizzo del CBD oil, che è appunto un alternativa totalmente naturale e poco invasiva.

Secondo studi accreditati in letteratura scientifica, il CBD agisce come: 

  • antiossidante
  • antinfiammatorio
  • antiemetico
  • ansiolitico
  • anticonvulsivante ed antipsicotico
  • antidolorifico
  • antiartrosico

Perché somministrare l’olio di CBD ai nostri animali?

Oltre ai sorprendenti effetti terapeutici sopra elencati, l’Olio di CBD Full Spectrum (Scopri di più su cosa significa Full Spectrum) è anche un valido integratore alimentare poiché ricco di Omega 3, Omega 6 ed una miniera naturale di vitamine e sali minerali.

Queste sue componenti lo rendono un potente antiossidante ed aiutano dunque a prevenire lo stress ossidativo e ritardare i processi di invecchiamento.

Il CBD è un immunoregolatore, dunque si è rivelato efficace nel rinforzare le difese immunitarie.

La sua funzione antinfiammatoria inoltre lo rende un’ottima alternativa nel trattamento di traumi locali, arrossamenti, lesioni e irritazioni (Scopri di più sul CBD e la dermatite degli animali); questo va a sommarsi con la sua azione antidolorifica, che contribuisce a rendere tale terapia una valida alleata nell’alleviare e lenire il dolore cronico.

E’ sicuro somministrare CBD agli animali?

E’ lecito chiedersi se tale terapia innovativa sia davvero sicura per la salute dei nostri amici pelosi.

Il database di PubMed conta oggi tantissimi articoli e studi che evidenziano i concreti benefici e vantaggi della somministrazione di Oli a base di CBD sui nostri amici animali.

Esattamente come l’uomo, anche gli animali sono dotati di un Sistema Endocannabinoide, composto da una fitta rete di recettori CB1 e CB2 sparsi in tutto il corpo.

Diversi studi stanno confermando che quando viene a verificarsi uno squilibrio all’interno del Sistema Endocannabinoide iniziano a presentarsi una serie di complicazioni e patologie, questo vale sia per l’uomo che per gli animali.

Come affermato all’inizio dell’articolo, il mercato della Canapa light in Italian non è un mercato ad oggi regolato; dunque non vi è alcuna protezione e garanzia per il consumatore in termini di effettiva qualità e provenienza del CBD utilizzato e delle metodiche di estrazione.

E’ importante dunque farsi consigliare dal medico e scegliere prodotti di aziende serie e con esperienza nel mondo della cannabis terapeutica.

 

 

@sancarlofarmacia PARTE 1 Quale effetto provoca il CBD su cani e gatti? Scrivi nei commenti cosa ne pensi! 👉🏻 Parte 2 sul profilo! #farmaciasancarlo #cbd #benesserenaturale #veterinaria #cani #gatti #benessere #saluteebenessere #perte ♬ inspirational acoustic guitar piano ( ambient background instrumental music calm – megamusic

Oncologia Veterinaria: Tumori nel Cane e nel Gatto

Terapia Antitumorale Galenica – Cos’è?

Le neoplasie sono tra le cause più frequenti di decesso nel cane e nel gatto. Negli ultimi anni la chemioterapia antineoplastica ha fatto molti progressi, permettendo un notevole miglioramento della qualità della vita dei pazienti oncologici.

Molto spesso però i farmaci chemioterapici utili ai nostri amici a 4 zampe non sono reperibili in commercio, per una questione di dosaggio o di indisponibilità del principio attivo.

Il laboratorio galenico ha la possibilità di allestire i preparati chemioterapici in base alle necessità di ogni paziente, secondo prescrizione medica (REV –Ricetta Elettronica Veterinaria).

Ciò permette una completa personalizzazione del preparato con una serie di vantaggi per l’animale:

  • Possibilità di usare molecole non reperibili in commercio
  • Personalizzazione dei dosaggi
  • Personalizzazione del farmaco (eccipienti, aromi, microcapsule …)
  • Possibilità di usare una o più molecole in associazione
  • Agevolazione e semplificazione nell’assunzione della terapia
  • Aumento degli effetti terapeutici e riduzione degli effetti collaterali

Come viene somministrata la terapia antitumorale?

In base al tipo di patologia, il medico veterinario sceglierà la terapia più opportuna. Questo potrebbe comportare:

  • Terapie somministrate direttamente presso la clinica veterinaria dal medico (si tratta spesso di terapie iniettive)
  • Terapie per bocca somministrabili a casa e seguite direttamente dal proprietario dell’animale (capsule, microcapsule …)

A quali effetti collaterali può andare in contro il mio animale in trattamento chemioterapico?

Questo tipo di terapie vengono impostate sulle specifiche esigenze di ogni paziente con l’obiettivo di migliorare, nel più breve tempo possibile, la qualità di vita dell’animale. A seconda della tipologia di terapia (più o meno aggressiva) possono verificarsi effetti collaterali gravi (esempio mielosoppressione, abbassamento drastico delle difese immunitarie), altri possono essere più lievi come per esempio:

  • Inappetenza e perdita di appetito
  • Nausea e vomito
  • Disturbi gastrointestinali
  • Letargia e calo delle energie

Tutti questi effetti collaterali, se particolarmente acuti e fastidiosi, possono essere rimossi andando a rimodulare la terapia oncologica sulle specifiche risposte dell’animale. I preparati galenici possono affiancare le terapie iniettive più aggressive per ottenere i maggiori effetti terapeutici riducendo gli effetti collaterali.

Come vanno maneggiati i farmaci chemioterapici a casa?

Quando il medico veterinario prescrive terapie chemioterapiche da seguire anche a casa è bene ricordare sempre che questi farmaci vanno maneggiati con cura ed attenzione.

Per una maggior sicurezza d’impiego, le terapie chemioterapiche domiciliari, vengono preparate dal farmacista in capsule o microcapsule (capsule di dimensioni piccolissime, utili soprattutto per animali di piccola taglia).

Nel somministrare questi prodotti all’animale, trattandosi di principi attivi antitumorali, è buona norma seguire poche ma importanti regole, ovvero:

  • Evitare che donne in gravidanza o bambini manipolino questi farmaci
  • Accertarsi sempre che l’animale abbia effettivamente deglutito la capsula
  • Non aprire le capsule
  • Somministrare la terapia utilizzando guanti monouso

Ci sono altri consigli pratici per la gestione del paziente a casa?

Quando si ha in casa un animale in trattamento chemioterapico bisognerà prestare particolare attenzione alle norme igienico-sanitarie.

Un animale in trattamento chemioterapico infatti eliminerà alcuni residui di questi farmaci ancora attivi soprattutto attraverso le deiezioni (urina e feci). Ecco qualche consiglio pratico:

  • Mantenere il più possibile pulito il giardino/lettiera/casa, raccogliendo le deiezioni utilizzando sempre guanti monouso
  • Lavare spesso i giochi dell’animale
  • La candeggina è in grado di inattivare molte molecole chemioterapiche, può essere utile quindi usarla quando si fanno le pulizie in casa
  • Fare particolare attenzione in caso di convivenza di più animali in casa (soprattutto riferito ai cani) in quanto è frequente il reciproco leccamento dei genitali o dell’urina, e l’ingestione accidentale di feci