
Sebbene con il nome artrite si indichino più di 200 patologie, molti di questi rientrano in due categorie: artrosi e artrite.
Nonostante entrambe colpiscano le articolazioni, sono due malattie ben distinte che si differenziano in diversi punti. Primi tra tutti, la natura della patologia e l’età dei soggetti colpiti: l’artrite è una patologia infiammatoria cronica di origine autoimmune che può svilupparsi in soggetti di ogni età, anche nei bambini, mentre l’artrosi è una malattia degenerativa che insorge soprattutto dopo i 50 anni.
L’Artrosi – cos’è?
L’Artrosi, a differenza dell’artrite, non è una malattia infiammatoria, ma una forma degenerativa cronica. Colpisce soprattutto le persone più avanti con gli anni perché è connessa all’usura delle articolazioni. Le strutture articolari più frequentemente colpite sono quelle maggiormente utilizzate e sollecitate dal peso e dall’attività, tra cui ginocchia, anche, spalle, mani, piedi e colonna vertebrale. Con il processo degenerativo dell’artrosi si assiste a un assottigliamento della cartilagine articolare e in seguito a deformità ossee che causano il dolore e i sintomi specifici dell’artrosi, particolarmente evidenti a livello delle falangi distali delle mani, per esempio.
L’Artrite – cos’è?
L’Artrite si manifesta con l’infiammazione articolare caratterizzata da gonfiore, tumefazione, arrossamento, rigidità, aumento della temperatura nell’area colpita e dolori che comportano anche la perdita della capacità motoria delle articolazioni interessate. Esistono quasi 100 tipi diversi di artrite, sebbene le più comuni siano l’artrite reumatoide, lupus e l’artrite psoriasica. Ancora oggi è sconosciuto il motivo per cui questa patologia attacchi alcuni soggetti. Diversi esperti ritengono che sia dovuta a una reazione immunitaria inappropriata, per cui i leucociti aggrediscono la cartilagine delle articolazioni arrivando distrugge persino le ossa, i muscoli e l’epidermide. Spesso il dolore è talmente intenso da invalidare i soggetti che sono colpiti.
Difficile prevedere il decorso della malattia, che potrebbe scomparire dopo pochi mesi dell’insorgenza o peggiorare progressivamente. Gli esperti non concordano sulle cause, ma tra i fattori che determinerebbe l’insorgenza di disturbo vi sono:
- Predisposizioni genetiche
- Allergie alimentari
- Infezioni batteriche o virali
- Squilibri ormonali trascurati
- Un ambiente interno eccessivamente acido
- La presenza di alcuni anticorpi nel sangue
L’artite reumatoide, ad esempio, colpisce maggiormente le donne, e i ricercatori canadesi hanno esaminato la correlazione tra terapia sostitutiva con ormoni sintetici e diagnosi di artrite. I risultati hanno mostrato che le donne che fanno uso di ormoni sintetici per cinque anni o più, aumentano il rischio di contratte l’artrite del 50% rispetto le donne che non assumono ormoni sintetici. Uno studio differente, che ha preso in analisi l’associazione tra terapia sostitutiva con estrogeno sintetico e l’artrite, ha riscontrato un aumento della percentuale di rischio per il 96% delle donne che hanno assunto dagli ormoni di tempo dai quattro ai 10 anni. Per questo motivo in Europa gli Ormoni Bio-Identici stanno rivoluzionando il settore della ginecologia, essendo ormoni uguali a quelli prodotti dal nostro corpo e non sintetici (Scopri di più sugli Ormoni Bio-Identici).
Possibili cure e terapie
Esistono numerose terapie e cure disponibili per aiutare ad alleviare i sintomi e migliorare la mobilità. Di seguito, esploreremo alcune delle opzioni terapeutiche più comuni per l’artrite.
1. Farmaci avanzati e anti-infiammatori non steroidei (FANS)
I farmaci anti-infiammatori non steroidei sono tra i trattamenti più utilizzati per l’artrite. Questi farmaci aiutano a ridurre il dolore e l’infiammazione nelle articolazioni, migliorando la funzionalità e la qualità della vita dei pazienti. Tuttavia, è importante notare che i FANS possono causare effetti collaterali, quindi il loro uso dovrebbe essere attentamente monitorato da un medico.
Oltre ai FANS, esistono farmaci più specifici che agiscono sul sistema immunitario per rallentare il processo infiammatorio e prevenire il danneggiamento delle articolazioni. Tuttavia, anch’essi richiedono una stretta supervisione medica e possono comportare rischi e effetti collaterali importanti, motivo per cui sono utilizzati solo in casi avanzati.
2. Cannabidiolo (CBD)
Il CBD è un composto naturale derivato dalla pianta di cannabis. Questo componente non psicoattivo ha destato un notevole interesse per il suo potenziale nel trattamento del dolore e dell’infiammazione associati all’artrite. Alcuni studi preliminari, infatti, suggeriscono che il CBD ha effetti benefici per le persone affette da artrite. Il CBD agisce sul sistema endocannabinoide del corpo, che svolge un ruolo chiave nella regolazione del dolore, dell’infiammazione e della risposta immunitaria. Tutte e tre funzionalità essenziali quando si parla di artrite che rendono il CBD una molecola adatta al trattamento di questa patologia. Molti pazienti che utilizzano il CBD riferiscono di aver ottenuto un sollievo significativo dal dolore e una maggiore mobilità articolare. Il CBD può essere assunto in diverse forme, tra cui olio, capsule, creme e unguenti. In caso di dolori importanti è opportuno consultare un professionista e valutarne un uso orale per averne un massimo beneficio.
3. Integratori
L’utilizzo di integratori è spesso associato a un miglioramento della condizione e a un rallentamento del manifestarsi di essa. Gli acidi grassi omega-3, ad esempio, hanno dimostrato di avere proprietà anti-infiammatorie. Queste sostanze possono aiutare a ridurre l’infiammazione associata all’artrite, alleviando così il dolore e migliorando la mobilità articolare. Alcuni studi hanno suggerito che l’assunzione di omega-3 attraverso la dieta o gli integratori può essere molto utile per le persone con artrite reumatoide o osteoartrite.
Esistono anche integratori che contengono glucosamina e la condroitina, che sono componenti naturali delle articolazioni. Questi integratori sono utilizzati per alleviare il dolore e migliorare la funzionalità delle articolazioni nelle persone con osteoartrite. Sono validi alleati che possono svolgere un ruolo nella promozione della salute delle cartilagini articolari. Tuttavia, è importante notare che l’efficacia di tali integratori può variare da persona a persona, e per notare miglioramenti significativi è richiesto un periodo di assunzione prolungato.
Il nostro integratore contiene anche Condroitina solfato, che interviene direttamente nella formazione di nuovi tessuti, funge da lubrificante articolare e inibisce enzimi catabolici che portano alla degradazione del tessuto articolare.
4. Terapie complementari e alternative
Molti pazienti cercano sollievo attraverso terapie complementari come l’utilizzo dil’agopuntura, la chiropratica, , la meditazione, il massaggio e il trattamento termale.
Conclusioni
L’artrite è una condizione complessa che richiede un’approccio personalizzato alla terapia. La scelta del trattamento dipende da vari fattori, tra cui il tipo di artrite, la gravità dei sintomi e la risposta individuale. È fondamentale collaborare con un medico specializzato per sviluppare un piano di trattamento mirato che migliori la qualità della vita e la mobilità dell’individuo.
L’obiettivo principale della terapia per l’artrite è ridurre il dolore, l’infiammazione e il deterioramento articolare, consentendo ai pazienti di condurre una vita più attiva e soddisfacente. Ogni opzione terapeutica va valutata attentamente, tenendo presente che le terapie possono essere combinate per massimizzare i benefici e garantire un trattamento completo ed efficace.
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