Vene Varicose – Cosa sono e possibili trattamenti
03-06-2022 | Salute e Benessere
Nell’apparato circolatorio si distinguono due tipi di vasi sanguigni primari:
- Le arterie, che trasportano il sangue dal cuore alle altre regioni corporee
- Le vene, la cui funzione è veicolare nuovamente il sangue al cuore
Dei due tipi di vasi sanguigni, le vene svolgono il compito più arduo. Al contrario delle arterie, non possono contare sull’azione di pompaggio diretto del cuore per trasportare il sangue destinazione; l’azione di pompaggio delle vene è dato dall’effetto di contrazione e rilassamento delle fibre muscolari presenti nella parete delle vene e da valvole interne che consentono il flusso del sangue in una sola direzione, cioè verso il cuore.
Quando si verifica un malfunzionamento valvolare, o quando la parete venosa risulta in qualche modo indebolita, il sangue non fluisce liberamente e tende a stagnare ed accumularsi all’interno della vena che risulta così congestionata. Soffrire di vene varicose significa avere le vene delle gambe dilatate al punto che il sangue fatica a risalire verso il cuore perché la pressione di spinta non è tale da vincere del tutto la forza di gravità.
Il caldo, e ancor più l’umidità, contribuiscono ad aumentare questa dilatazione e quindi ad agevolare la stagnazione del sangue a livello delle caviglie.
Solitamente compaiono sulle gambe, soprattutto sulle cosce e sul retro dei polpacci, ossia le sedi in cui le vene devono vincere una maggiore forza di gravità per trasportare il sangue verso il cuore. Le vene varicose tendono ad essere sensibili e doloranti e possono determinare rigidità e gonfiore dell’arto interessato ma, in generale, non pongono alcun pericolo per la salute. Rappresentano un fenomeno piuttosto diffuso: infatti circa il 50% delle persone di mezza età soffre di vede varicose. In molti soggetti disturbo è una conseguenza di difetto genetico della parete o della valvola venosa, ma può anche essere causato da una pressione eccessiva sui vasi indotta per svariati fattori.
Un regime alimentare ad elevato apporto di grassi e scarso contenuto di fibre, la sedentarietà, l’obesità e lunghi periodi trascorsi in piedi o in posizione seduta sono tutti fattori che favoriscono l’insorgere di questa condizione. Molte donne sviluppano vene varicose durante la gravidanza poiché nelle gambe c’è un notevole aumento di carico di pressione.
Cause primarie
Le più colpite da questa condizione sono le donne in età fertile a causa della presenza di estrogeni; l’assunzione di anticoncezionali orali e il sovrappeso, portano a squilibri ormonali e all’affaticamento del sistema circolatorio, favorendo la comparsa delle vene varicose.
- Difetto genetico delle pareti delle valvole venose
- Dieta scarsa di fibre ed elevato contenuto di grassi e alimenti raffinati
- Obesità
- Sedentarietà
- Lunghi periodi seduti o in piedi
- Squilibri ormonali
- Carenze nutrizionali
Trattamenti
L’alterazione del microcircolo degli arti inferiori provoca dolore e gonfiori ma anche cattiva ossigenazione dei tessuti, portando ad un indebolimento e una dilatazione delle vene e dei capillari, ritenzione idrica e cellulite. I capillari, spesso confusi con le varici, sono legati alla cellulite. Si tratta di un fastidioso inestetismo, ma non sono una patologia che precede o accompagna sempre le vene varicose. Per contrastare e ridurre i capillari è necessario fare attenzione alle abitudini alimentari, evitare il fumo e fare sport. Queste indicazioni valgono sempre e non smetteremo mai di ripeterle!
Sebbene non esistono cure per le vene varicose, esistono trattamenti che possono rinforzare le pareti venose e prevenire un peggioramento del disturbo.
- Alimentazione
Una dieta ricca di fibre è l’arma migliore contro le vene varicose. Determinati tipi di flavonoidi rafforzano le pareti venose ad esempio frutti di bosco di colore violaceo, come ciliegie, mirtilli more, sono ricchi di tali flavonoidi essenziali.
Il grano saraceno, sia come alimento che come tisana, è una buona fonte di rutina, flavonoide che irrobustisce i capillari.
Aglio, cipolla, zenzero, peperoncino migliorano la circolazione.
Al contrario, grassi saturi e olii idrogenati rallentano la circolazione e aggravano l’infiammazione a carico dei vasi sanguigni. - Ippocastano: definita pianta venotonica in quanto irrobustisce le pareti e le valvole venose, migliorando la circolazione e riducendo il gonfiore.
Durante uno studio che ha coinvolto 240 soggetti si osservò che l’efficacia dell’estratto di ippocastano era pari a quella delle terapie convenzionali che combinavano l’uso di calze elastiche e un trattamento diuretico.
- Pungitopo: questa pianta contiene Ruscogenine, ovvero principi attivi ritenuti in grado di ridurre l’infiammazione a carico delle vene.
- Acidi grassi essenziali: svolgono un ruolo importante nel ridurre le infiammazioni a carico dei vasi sanguigni.
- Estratto di semi di pompelmo o estratto di corteccia di pino marittimo: contengono proantocianidine, ossia principi attivi che migliorano la circolazione e preservare l’integrità delle pareti venose.
- Mirtillo: migliora circolazione sanguigna e irrobustisce le pareti dei capillari.
- Vitamina E: anticoagulante naturale che favorisce il flusso ematico e riduce l’infiammazione a carico delle vene.
- Calze a compressione graduata: L’utilizzo di calze a compressione graduata può aiutare molto. Questi prodotti applicano un effetto pompa che riattiva il microcircolo tutelando l’intero sistema sanguigno e linfatico.
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