
Terapia Antitumorale Galenica – Cos’è?
Le neoplasie sono tra le cause più frequenti di decesso nel cane e nel gatto. Negli ultimi anni la chemioterapia antineoplastica ha fatto molti progressi, permettendo un notevole miglioramento della qualità della vita dei pazienti oncologici.
Molto spesso però i farmaci chemioterapici utili ai nostri amici a 4 zampe non sono reperibili in commercio, per una questione di dosaggio o di indisponibilità del principio attivo.
Il laboratorio galenico ha la possibilità di allestire i preparati chemioterapici in base alle necessità di ogni paziente, secondo prescrizione medica (REV –Ricetta Elettronica Veterinaria).
Ciò permette una completa personalizzazione del preparato con una serie di vantaggi per l’animale:
- Possibilità di usare molecole non reperibili in commercio
- Personalizzazione dei dosaggi
- Personalizzazione del farmaco (eccipienti, aromi, microcapsule …)
- Possibilità di usare una o più molecole in associazione
- Agevolazione e semplificazione nell’assunzione della terapia
- Aumento degli effetti terapeutici e riduzione degli effetti collaterali
Come viene somministrata la terapia antitumorale?
In base al tipo di patologia, il medico veterinario sceglierà la terapia più opportuna. Questo potrebbe comportare:
- Terapie somministrate direttamente presso la clinica veterinaria dal medico (si tratta spesso di terapie iniettive)
- Terapie per bocca somministrabili a casa e seguite direttamente dal proprietario dell’animale (capsule, microcapsule …)
A quali effetti collaterali può andare in contro il mio animale in trattamento chemioterapico?
Questo tipo di terapie vengono impostate sulle specifiche esigenze di ogni paziente con l’obiettivo di migliorare, nel più breve tempo possibile, la qualità di vita dell’animale. A seconda della tipologia di terapia (più o meno aggressiva) possono verificarsi effetti collaterali gravi (esempio mielosoppressione, abbassamento drastico delle difese immunitarie), altri possono essere più lievi come per esempio:
- Inappetenza e perdita di appetito
- Nausea e vomito
- Disturbi gastrointestinali
- Letargia e calo delle energie
Tutti questi effetti collaterali, se particolarmente acuti e fastidiosi, possono essere rimossi andando a rimodulare la terapia oncologica sulle specifiche risposte dell’animale. I preparati galenici possono affiancare le terapie iniettive più aggressive per ottenere i maggiori effetti terapeutici riducendo gli effetti collaterali.
Come vanno maneggiati i farmaci chemioterapici a casa?
Quando il medico veterinario prescrive terapie chemioterapiche da seguire anche a casa è bene ricordare sempre che questi farmaci vanno maneggiati con cura ed attenzione.
Per una maggior sicurezza d’impiego, le terapie chemioterapiche domiciliari, vengono preparate dal farmacista in capsule o microcapsule (capsule di dimensioni piccolissime, utili soprattutto per animali di piccola taglia).
Nel somministrare questi prodotti all’animale, trattandosi di principi attivi antitumorali, è buona norma seguire poche ma importanti regole, ovvero:
- Evitare che donne in gravidanza o bambini manipolino questi farmaci
- Accertarsi sempre che l’animale abbia effettivamente deglutito la capsula
- Non aprire le capsule
- Somministrare la terapia utilizzando guanti monouso
Ci sono altri consigli pratici per la gestione del paziente a casa?
Quando si ha in casa un animale in trattamento chemioterapico bisognerà prestare particolare attenzione alle norme igienico-sanitarie.
Un animale in trattamento chemioterapico infatti eliminerà alcuni residui di questi farmaci ancora attivi soprattutto attraverso le deiezioni (urina e feci). Ecco qualche consiglio pratico:
- Mantenere il più possibile pulito il giardino/lettiera/casa, raccogliendo le deiezioni utilizzando sempre guanti monouso
- Lavare spesso i giochi dell’animale
- La candeggina è in grado di inattivare molte molecole chemioterapiche, può essere utile quindi usarla quando si fanno le pulizie in casa
- Fare particolare attenzione in caso di convivenza di più animali in casa (soprattutto riferito ai cani) in quanto è frequente il reciproco leccamento dei genitali o dell’urina, e l’ingestione accidentale di feci